I Mythos, la controparte non-commerciale berlinese di Tangerine Dream e Ash Ra Tempel, nascono sul finire degli anni ’60.
Gruppo spalla nei concerti dei principali gruppi inglesi dell’epoca (Family, Colosseum, Humble Pie e Steamhammer), hanno la svolta nel 1972, quando firmarono con la preziosa etichetta (per i collezionisti e non solo) “Ohr”, pioniera delle produzioni elettronico-sperimentali (vd. le sue sub-labels Cosmic Couriers, Kosmische Kuriere), presentando una nuova compagine intorno alla leadership indiscussa di Stephan Kaske.
Predominanza iniziale di fiati e chitarre in puro stile kraut-folk, ampliati ed arricchiti, negli anni successivi, dai suoni cosmici delle tastiere di Kaske.
Suoni cosmici ed elettronici che accompagnano ogni singolo secondo del brano “Terra Incognita”, uscito nel 1978 per l’etichetta Venus, puro delirio Cosmic-Kraut-Electronic-Jazz-Space-Funk, dedicato a tutti coloro che sono ancora convinti che la droga sia lo strumento più efficiente ed efficace per raggiungere stati alterati di coscienza.
Nel 1981 Kaske deciderà poi di fare tutto da solo, incidendo l’album elettronico “Grand Prix” (con title-track altamente raccomandata).
Aprirà nello stesso anno il proprio “Mythos Studio Berlin”, dedicandosi alla realizzazione di produzioni-sigle musicali per radio/tv/pubblicità.
Dalla seconda metà degli anni ’90 è attivo con produzioni in stile New Age, per poi passare al genere techno con il progetto “Momentum”.