Altro 45 giri saltato fuori dagli sporchi banchi di periferia che continua a raccontare dopo oltre 30 anni una sequenza di bagliori notturni tenuti vivi dalla musicalità di due prime number come Jesse Boyce e Moses Dillard già in vetta con un progetto come Saturday Night Band (chi non ricorda il must Come On Dance, Dance?).
E’ il fascino vivo del vinile, tutta quell’esplosione di vita che si anima da quel nulla rappresentato dalla polvere. Arrivi a casa, il tempo di una veloce soffiata sulla plastica nera e prende vita il disegno di un mondo che chiunque è su queste righe in questo momento vorrebbe aver vissuto, o mi auguro abbia vissuto.
Lato A per la title track persa in un classicismo disco fatto di vibranti giri di basso, ed orchestrazione pronti ad ospitare il caldo vocal femminile anch’esso da grande classico del genere. Uno di quei brani che si lascia cantare in pista sorseggiando il cocktail di turno.
La cosa interessante avviene invece sulla B side: Dancing Angel, un perfetto brano d’apertura che anticipa l’euforia grazie ad un intro soul maschile delicatissima che man mano lascia spazio ad un montante di batteria che si alterna in maniera elegantissima con tastiere e basso funkeggiante prima di aprirsi al cantato questa volta femminile ed ultra classic ed al delizioso giro di piano che ricorda molto alcune avventure elettroniche francesi di fine anni ’70.
Un brano da occasione speciale, bollicine e voglia di pista.
Disco Era.