Federico di Buonaventura è uno degli artisti italiani che con maggior continuità ha cavalcato intere generazioni cercando di interpretare i flussi musicali del momento. Tutti lo ricordano con il suo pseudonimo Fred Ventura e con le sue interpretazioni vocali in brani italo disco che spesso e volentieri sono diventati hit da consumo generalista. La sua attività è però talmente ampia che nella fase “formativa” della sua carriera ha abbracciato produzioni culto come ad esempio “Love Theme From Flexxy-Ball” scritta insieme a Roberto Turatti e Miki Chieregato nel loro progetto Flexx, un brano riscoperto e continuamente suonato dagli artisti olandesi legati al circuito IFM.

Oggi però vengo a parlarvi di un sette pollici scovato durante una delle mie sessioni di ricerca, il primo in assoluto ad essere pubblicato con la ragione sociale Fred Ventura.
Due brani, sul primo lato troviamo “Zeit”, un italo/hi energy con una melodia piuttosto banale ed il cantato in tedesco(?) anch’esso privo di interesse. La costruzione è quella tipica da electro pop ’80 con ingresso di tastiere e ritmo facile/danzereccio.

La sorpresa è invece sulla B-side, il brano “Hollywood Party” compie una virata melodica molto intimista ed a stupire è senza dubbio il giro di basso molto accentuato, morbido nella dinamica ma acidulo nel timbro. Anche la batteria elettronica assesta una cadenza lenta e cosmica, il tutto pronto ad ospitare un cantato in inglese questa volta centrato e con degli inserti corali femminili azzeccatissimi. Un brano che rivela potenzialità espressive notevoli che giustificheranno poi tutto il successo (in svariati generi musicali) di un produttore tutt’ora interessante.