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Timeless Beats /

Jenny Nevasco Crazy Music

  • Label / Yep Record
  • Catalog /
  • Format /
  • Released / 1977
  • Style /
  • Rating /
    9/101
Jenny Nevasco - Crazy Music

Il mondo dei sette pollici è forse ancor più affascinante di quello dei dodici, questo perché rapportarsi con tanta fantastica meraviglia ad un formato che fisicamente è quanto di più piccolo legato al vinile regala sempre grandi emozioni ed è quindi una gioia immensa veder spuntare da vecchie casse inondate di polvere questi antichi cimeli che ormai fanno sorridere veramente pochi appassionati.

Ecco che in una delle mie recenti passeggiate di ricerca vedo spuntare una copertina a dir poco illuminante, quella di questo “Crazy Music” targato Jenny Nevasco.
Una grafica talmente forte, espressiva e divinamente assemblata che era impossibile non accostare subito ad un altro fondamentale vinile come “Abraxas” di Santana.
Colpo d’occhio ben presto ripagato dalla notizia che l’autore della cover non era altri che Mati Klarwein, nient’altro che uno dei più visionari artisti visuali mai esistiti, purtroppo scomparso nel 2002 all’età di settanta anni, Klarwein ha firmato le più belle cover della storia della musica, prestando il suo genio ad artisti come il citato Santana, Miles Davis, Mark Egan, gli Elements, George Duke fino ad arrivare a Jam & Spoon e tanti altri ancora. Una visione psichedelica dove la realtà veniva attaccata letteralmente dall’uso dei colori e da una maestria compositiva geniale e fuori da ogni schema.

Non fa eccezione questo sette pollici che conserverò gelosamente per due buoni motivi.

Il primo è sopra illustrato, il secondo è presto detto.

I due brani che popolano i solchi sono composti ed arrangiati dall’Orchestra Giacomo Simonelli ed interpretati da quattro musicisti/cantanti come Giacomo Simonelli (appunto), Franco Patrignani, Massimo Rocci e Giulio Todrani, nomi che troveremo nei lavori di un gruppo come i Santo California.

Sul primo lato troviamo proprio “Crazy Music”, brano che da il titolo al lavoro e che ci accoglie con un magico giro di basso in puro funk style che lascia poi l’ingresso al resto dell’orchestra con batteria, fiati, corde e la parte vocale affidata ad un doppio femminile. I violini vanno a ruota libera regalandoci quella che è una struttura Disco dai toni iper classici ed eleganti. Ad inspessire il tutto due interventi vocali maschili che lanciano un grido satanico dal basso ed ancora un coinvolgente ritmo che fa del gioco cassa/piatti la sua forza.

B-side ancora con un energico brano Disco intitolato “Sweet Love”, maggiormente melodico sia negli arrangiamenti che nella tonalità del cantato femminile molto soffuso e raddoppiato dal coro sempre femminile. Qui intervengono anche clarinetto e flauto per un complesso sonoro veramente coinvolgente.
Un ultima curiosità, sulle prime battute riuscirete a cantarci perfettamente “Se M’innamoro” dei Ricchi e Poveri.

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