Singolarissimo come in Olanda nel 1981 esistesse un gruppo funk orchestrale come i Blue Feather, band di sei elementi che tra il 1981 (appunto) ed il 1985 ha messo a fuoco un immaginario a stelle e strisce fatto di tanto groove e ritmo in stato di grazia.
Tre album all’attivo qualche singolo in più per una band che troviamo al massimo dello splendore in un sette pollici illuminante come Let’s funk tonight / Dance.
Un uno/due pazzesco con l’apertura di Let’s funk tonight a piazzare una nuova stella nel firmamento con il suo carattere melodico accompagnato da un cantato ispiratissimo e dalla chitarra elettrica che accompagnata dalle tastiere manda in orbita una melodia sontuosa mentre il basso sorregge con vigore una struttura che gode anche di un ritmo regolare con assidui raddoppi percussivi. Un ottimo brano disco/funk per dancefloor innamorati.
Sul lato B troviamo Dance, un intro strumentale e notturna che apre con le tastiere in volo d’angelo e poi si lascia andare alle solite magie per chitarra, batteria e basso fino all’ingresso del cantato che ristabilisce un certo classicismo disco dal piglio emozionale.
Non stupisce che i brani in questione siano stati ristampati in più occasioni anche con remix house e synth pop che hanno tentato in qualche maniera di aggiornare un prodotto che rimane comunque indistruttibile nella sua formula originaria. Il sample più famoso legato a Let’s Funk Tonight rimane comunque quello utilizzato da Fafa Montego per la sua “Le Piano Bar”, brano house pubblicato nel 1999 con un discreto successo.